Distribuzione
Diverse specie presenti nel territorio, tra cui le specie Anopheles spp. (responsabile della trasmissione della malaria), Culex spp. (principale vettore della febbre del nilo), e Aedes spp. (vettore di agenti virali della febbre gialla)
Biologia
Il ciclo vitale dura in linea di massima dura dai 4 giorni a un mese, variando in base alla temperatura e all’umidità. In un anno possono susseguirsi anche 15 cicli riproduttivi. Le zanzare ovodepongono generalmente sull’acqua (come pozze, ristagni, acqua contenuta in recipienti, sottovasi) nelle ore serali e alcune addirittura sul fango; le uova resistono all’essicamento estivo e schiudono simultaneamente quando i focolai sono sommersi dalle acque (es. piogge). Le larve vivono esclusivamente sott’acqua, respirano ossigeno atmosferico e si nutrono di piccole particelle presenti nell’acqua. Dopo la quarta muta le larve si trasformano in pupe, che non si nutrono e vivono vicino alla superficie dell’acqua, e si immergono solo se disturbate. L’adulto, dopo lo sfarfallamento, può allontanarsi a varie distanze in base alla specie (da poche centinaia di metri a qualche km).
Alimentazione
Ambo i sessi si cibano sostanze vegetali e zuccherine, ma soltanto le femmine sono ematofaghe (si nutrono del sangue dei mammiferi), di cui hanno bisogno per la maturazione delle uova.
Pericoli per la salute
La puntura delle zanzare, per quanto sia fastidiosa, non è di per se pericolosa (bisogna prestare particolare attenzione ai soggetti sensibili come i bambini), ma con la puntura possono essere trasmessi diversi virus e batteri responsabili di altrettante malattie (febbre del nilo, malaria, febbre gialla, dengue,).
Habitat e Comportamento
L’aggressività sull’uomo varia da specie a specie, e le punture possono avvenire in tutte le ore del giorno, ma si intensificano soprattutto al tramonto, durante la notte e all’alba. Inoltre, le zanzare possono essere trasportate passivamente a grandi distanze con l’ausilio di aerei e navi.