Insetti di importanza economica
Noi di Sanità Ambientale sappiamo come eliminare gli infestanti.
L’esperienza tecnica acquisita dai nostri operatori e consulenti unita alla capacità di saper innovare i processi di studio
e controllo dell’ambiente infestato ci permettono di predisporre per te le migliori soluzioni e strategie per eliminare l’infestazione
preservando l’ambiente nel quale vivi o lavori.
Cerca tu stesso l’infestante bersaglio e scopri di più sul suo conto.
Acanthoscelides obtectus o Tonchio del fagiolo
Habitat
E’ un insetto presente in tutte le pianure ed anche nelle vallate più calde, e si concentra in prossimità di piantagioni di fagioli e leguminose.
Comportamento
L’Acanthoscelides obtectus sverna nelle rimesse e in presenza di sementi di leguminose. Nel periodo estivo gli adulti raggiungono le piante di fagiolo e si accoppiano.
Biologia
Le femmine depongono le uova sui baccelli dentro ad un’apertura, scavata con le mandibole, in prossimità dei semi maturi. Le larve neonate penetrano nei fagioli e completano, al loro interno, lo sviluppo.
Gli adulti sfarfallano quando i semi sono stati raccolti ed immagazzinati; in magazzino inizia una serie di generazioni che può andare da 3-4 fino ad un massimo di 6 per anno.
Alimentazione
Si nutre e colpisce principalmente i fagioli ma anche i semi di altre leguminose.
Danni economici
Le larve bucando il seme del fagiolo penetrano all’interno, cominciano a nutrirsene fino a svuotarlo completamente. Spesso più di un individuo vive all’interno di un seme compromettendo non solo la futura germinabilità ma anche la commestibilità della granella.
Note varie
Altri Bruchidi risultano nocivi ai semi di leguminose conservati, come ad es. Brucus pisorum che infesta i piselli freschi, B. rufimanus infestante delle fave, Callsobruchus chinensis particolarmente infestante di semi di leguminose nel sud est asiatico e Caryedon serratus infestante essenzialmente di semi di arachidi.
Phiophila casei o Mosca del formaggio
Habitat
Specie pressochè cosmopolita, predilige magazzini e aree sporche e malsane, in cui è molto probabile che riesca a trovare il substrato ideale per depositare le uova.
Comportamento
Le larve che nascono dalle uova sono molto mobili e si muovono saltellando o strisciando. L’adulto vive circa 3-4 giorni, durante i quali la femmina cerca un substrato ove deporre le uova (a fecondazione avvenuta). Questa specie non si sviluppa al di sotto dei 10°C
Biologia
Le femmine depongono mediamente 300 uova su insaccati o formaggi non conservati correttamente; in natura invece depongono su cadaveri dopo i tre mesi dalla morte. Il ciclo da uovo ad adulto richiede un tempo variabile a seconda della temperatura, dai 15 giorni ad un mese.
Alimentazione
A nutrirsi sono le larve, che una volta uscite dalle uova divorano il substrato in cui sono state deposte, come il formaggio e i salumi.
Danni economici
Un’infestazione di questa mosca provoca una marcescenza facilmente visibile sul formaggio, rendendolo quindi non commestibile e non vendibile. In Sardegna e in Corsica del Sud le larve sono introdotte intenzionalmente nel formaggio pecorino per produrre il tipico “casu marzu” , anche se tale formaggio non è salubre né tantomeno vendibile.
Tyrophagus spp. o Acaro del formaggio
Habitat
Prediligono soprattutto ambienti umidi e in cui l’igiene lascia a desiderare, e attaccano gli alimenti solitamente già attaccati da lieviti e muffe.
Comportamento
Vivono principalmente nei formaggi ove scavano piccoli buchi. Ad occhio nudo danno l’impressione di essere una polvere, ma con una lente di ingrandimento si possono percepire dei lenti movimenti dei granelli.
Biologia
Le uova possono essere deposte singolarmente oppure in piccoli gruppi e ogni femmina può deporne poche unità oppure centinaia o migliaia. Questi acari raggiungono l’età adulta in circa 35 giorni, e la durata di vita media è di circa 55 giorni nei maschi e 80 nelle femmine. Il ciclo completo da uovo ad acaro adulto dura 10 giorni a temperatura ambiente.
Alimentazione
Prediligono il formaggio come substrato di crescita e proliferazione. Si nutrono essenzialmente di micelio fungino, già cresciuto nel formaggio, in particolare del genere Penicillium e Aspergillus
Danni economici
L’acaro solitamente compie una infestazione di secondo grado del substrato, attaccando un substrato già colonizzato da un infestante primario (come ad esempio una muffa o una mosca). In Francia questi acari vengono utilizzati in modo controllato in alcuni formaggi, per fare in modo che conferiscano loro un sapore e un aroma caratteristico. Gli acari, i loro gusci e i loro escrementi presenti nel formaggio possono causare irritazioni, dermatiti allergiche, intossicazioni intestinali, asma e allergie. Per tali motivi, in alcuni paesi non è consentita la commercializzazione di tali formaggi.
Acaro della muffa
Habitat
Prediligono soprattutto ambienti umidi e in cui l’igiene lascia a desiderare, e attaccano gli alimenti solitamente già attaccati da lieviti e muffe.
Comportamento
Vivono principalmente nei formaggi ove scavano piccoli buchi. Ad occhio nudo danno l’impressione di essere una polvere, ma con una lente di ingrandimento si possono percepire dei lenti movimenti dei granelli.
Biologia
Le uova possono essere deposte singolarmente oppure in piccoli gruppi e ogni femmina può deporne poche unità oppure centinaia o migliaia. Questi acari raggiungono l’età adulta in circa 35 giorni, e la durata di vita media è di circa 55 giorni nei maschi e 80 nelle femmine. Il ciclo completo da uovo ad acaro adulto dura 10 giorni a temperatura ambiente. Si sviluppa e predilige alimenti con alta percentuale di grassi.
Alimentazione
Prediligono il formaggio come substrato di crescita e proliferazione. Si nutrono essenzialmente di micelio fungino, già cresciuto nel formaggio, in particolare del genere Penicillium e Aspergillus
Danni economici
L’acaro solitamente compie una infestazione di secondo grado del substrato, attaccando un substrato già colonizzato da un infestante primario (come ad esempio una muffa o una mosca). In Francia questi acari vengono utilizzati in modo controllato in alcuni formaggi, per fare in modo che conferiscano loro un sapore e un aroma caratteristico. Gli acari, i loro gusci e i loro escrementi presenti nel formaggio possono causare irritazioni, dermatiti allergiche, intossicazioni intestinali, asma e allergie. Per tali motivi, in alcuni paesi non è consentita la commercializzazione di tali formaggi.
Termite
Habitat
In Italia sono presenti due specie in pianta stabile, il Kalotermitide Kalotermes flavicollis Fabricius e il Rinotermitide Reticulitermes lucifugus.
Comportamento
Danneggiano il legno, sia asciutto che fradicio. Sono insetti sociali che vivono in colonie formate da differenti caste (re e regina, le operaie). Il rapporto tra le caste è regolato dai ferormoni, utili anche per guidare le operaie al cibo. Verso la primavera si ha la sciamatura, i maschi e le femmine, quando trovano un substrato attaccabile, possono dare inizio ad una nuova colonia. La scoperta delle termiti può essere fatta saggiando la consistenza del legno e riscontrando la presenza di ali abbandonate dopo la sciamatura.
Biologia
La femmina fecondata depone un piccolo numero di uova (anche più di un mese dopo la sciamatura) dalle quali nasceranno giovani rappresentanti della casta sterile, che saranno allevati dai genitori. Alla prima ovideposizione segue un periodo di riposo, e la prolificazione non riprende finché non siano schiuse tutte le uova deposte precedentemente. La fecondità della regina varia con le specie. Lo sviluppo embrionale (almeno nelle specie dei climi temperati) e quello postembrionale (più rapido nelle comunità anziane), procedono lentamente, e il secondo include diverse mute, prima delle quali l’insetto trascorre, in parecchie specie, un periodo di immobilità completa, coricato su un fianco e con le antenne e le zampe piegate all’indietro lungo il corpo.
L’accrescimento della comunità è correlato, oltre che con la fecondità della regina, con la natura e il microclima del luogo dove viene edificato il nido.
I reali dei Termitidi superiori possono avere una prodigiosa longevità e arrivare a vivere 80-100 anni; gli sterili vivono assai meno, parecchi mesi o alcuni anni.
Alimentazione
Questi insetti si alimentano soprattutto di cellulosa che ricavano da varie sostanze: legno di piante viventi, secco, marcio, infiltrato da colonie di batteri o da miceli fungini, foglie, steli, semi, funghi, licheni, manufatti (carta, cartone, ovatta, stoffe di cotone, ecc.).
Danni economici
I primi danni alle strutture lignee possono comparire anche dopo qualche anno dopo l’inizio dell’infestazione. Esse consumano il legno dall’interno, finché non rimane che un sottile strato esterno più duro. Per questo motivo creano danni immensi, dato che quando ci si accorge dell’infestazione è spesso tardi per salvare la parte lignea colpita. Se la parte colpita è una trave o una struttura di un edificio, a causa dell’attività trofica dell’insetto, perdono la loro caratteristica robustezza e si possono così generare pericolosi crolli delle strutture.
Anobium punctatum o Tarlo dei mobili
Dinoderus Minutus
Lyctus Brunneus
Xestobium Rufovillosum
Ptilinus Pectinicornis
Hylotrupes ajulus (Capricorno)
Lepisma saccarina o Pesciolino d’argento
Habitat
I pesciolini d’argento sono piuttosto comuni nelle dimore umane. Si trovano spesso, fra l’altro, dietro i quadri, sotto i frigoriferi, nei bagni ben riscaldati, nelle fessure e nelle crepe delle tegole. Prediligono ambienti umidi e bui come le cantine.
Comportamento
Possono essere talvolta confusi con un’altra specie con abitudini e aspetto molto simili, la Thermobia domestica, che però preferisce ambienti più caldi, come forni di panetterie. Può restare senza cibo per mesi senza soffrirne.
Biologia
Per tutto il processo dell’accoppiamento, il maschio e la femmina corrono tutt’in giro. Il maschio depone una spermatofora, una capsula di seme coperta da filamenti simili a quelli di una ragnatela o di un bozzolo. La femmina trova la capsula e la raccoglie, dando luogo a una “inseminazione indiretta”. A seconda delle condizioni di vita, diventa completamente adulto in un tempo variabile fra quattro mesi e tre anni. A temperatura ambiente (21-23 °C) diventa adulto entro un anno. Può vivere da due a otto anni, e può mutare fino a circa otto volte in tutto e fino a circa quattro volte in un anno. A una temperatura compresa fra 25 e 30°C, la femmina depone circa un centinaio di uova, preferibilmente in ambienti riparati come fessure o crepe. I pesciolini d’argento non possono riprodursi in ambienti freddi e secchi.
Alimentazione
Il cibo preferito sono le sostanze che contengono amido o polisaccaridi come la destrina usata negli adesivi: l’insetto ama quindi la colla e derivati latticini zuccherini, le legature dei libri, le foto, i francobolli, lo zucchero, i capelli, la forfora e la polvere. Non disdegna neppure cotone, lino, seta, insetti morti o persino la sua stessa pelle persa durante la muta. In caso non trovi altro cibo, il pesciolino d’argento può arrivare a rovinare capi in pelle (cinture, scarpe) o indumenti in fibra sintetica.
Danni economici
Nutrendosi di substrati come i libri e le foto, possono causare gravi danni soprattutto nelle biblioteche, nei musei e negli archivi di documenti, dove possono alimentarsi rovinando scritti storici, opere artistiche, libri e manufatti antichi.
Carpofilus hemipterus o Coleottero della frutta secca
Habitat
E’ una specie originaria dell’ India ma attualmente è diffusa pressoché ovunque. Spesso è trasportata con la frutta secca e con le noci. Nei climi temperati difficilmente sopravvive all’inverno se non in luoghi riparati.
Comportamento
Preferiscono alimenti ove si sono già instaurate muffe.
Biologia
Le femmine depongono da 40 a 125 uova singole sui frutti (dopo che sono stati essiccati o quando sono sugli alberi ma ben maturi). La pupa lascia l’esuvia sul substrato di sviluppo. Anche le esuvie larvali si possono spesso trovare nel cibo infestato. Lo sviluppo di una generazione a 28°C può avvenire in circa 3 settimane.
Alimentazione
Si nutrono di noci, frutta secca, fichi e datteri, spezie, cereali in grani.
Danni economici
Si nutrono del substrato che infestano rendendolo non commestibile per l’uomo e dannoso per la salute.
Corcyra cephalonica o Falena del riso
Habitat
Di origine subtropicale, ormai diffusa in tutto il mondo, in ambienti particolarmente caldi tende a prendere il posto di E. kuehniella.
Comportamento
Ha un picco di attività al crepuscolo
Biologia
La femmina depone sino a 400 uova, lo sviluppo si completa in magazzino in 3-4 mesi in condizioni di temperatura e umidità ottimali. Le uova shiuduno a temperature relativamente basse e questo le rende estremamente adattabili ai climi temperati della penisola italiana
Alimentazione
Malgrado il nome comune, questo lepidottero attacca, oltre il riso, soprattutto frutta secca e biscotti, risultando uno dei più frequenti infestanti delle industrie dolciarie
Danni economici
Le larve possono contaminare gli alimenti con escrementi, tessitura o fabbricazione della seta da parte dei bruchi. La tessitura della seta prodotta dai bruchi è in grado di bloccare macchine di mulini e impianti di trasformazione alimentare.
Ephestia cautella o Tignola della frutta secca
Habitat
Originaria delle regioni tropicali, con il commercio delle derrate alimentari, soprattutto del cacao, si è diffusa in tutto il mondo.
Comportamento
Le larve attaccano diverse varietà di granaglie, ma risultano economicamente dannose soprattutto per la frutta secca come nocciole, mandorle e arachidi e per le fave di cacao; si sviluppano all’interno del frutto, danneggiandolo e rendendolo non commerciabile. Gli adulti vivono poche settimane e depongono le uova nelle derrate, con una maggiore attività nelle ore notturne.
Biologia
E’ una specie di ambienti caldi, il cui limite termico inferiore di sviluppo è di circa 14 °C e quello massimo è intorno a 35 °C. Ottimo di sviluppo 25 – 30 °C. A questa temperatura può compiere una generazione in circa un mese. Nei nostri ambienti sviluppa una media di 2-3 generazioni, in funzione delle derrate su cui si sviluppa. La femmina depone circa 200 uova.
Alimentazione
Malgrado il nome comune, questo lepidottero attacca, oltre il riso, soprattutto frutta secca e biscotti, risultando uno dei più frequenti infestanti delle industrie dolciarie
Danni economici
Le larve possono contaminare gli alimenti con escrementi, tessitura o fabbricazione della seta da parte dei bruchi. La tessitura della seta prodotta dai bruchi è in grado di bloccare macchine di mulini e impianti di trasformazione alimentare.
Carpoglyphus lactis o Acaro della frutta secca
Habitat
Può proliferare e quindi si trova principalmente nei residui di succhi di frutta, resti della lavorazione dell’uva e della frutta in generale, scarti della vinificazione, farina mal conservata, latte in polvere e marmellate.
Comportamento
Si sviluppa principalmente nelle derrate alimentari umide e mal conservate. Attacca, inoltre, ogni substrato contenente acido lattico, acido acetico o succinico.
Biologia
Ogni femmina nella sua vita può deporre fino a 400 uova, ed è quindi una specie altamente prolifera. I presupposti ottimali per lo sviluppo si hanno con temperature di 20-25°C e 80-90% di umidità relativa. In queste condizioni un ciclo completo viene portato a termine in circa 9-10 giorni, durante il quale si succedono lo stadio di uovo, larva, protoninfa, tritoninfa ed adulto.
Alimentazione
Si nutre di resti della lavorazione dell’uva e della frutta in generale, e di alimenti in pessime condizioni di conservazione.
Danni economici
I prodotti di magazzinaggio infestati acquisiscono un cattivo sapore ed il loro consumo può portare a problemi gastrici. Maneggiare dei prodotti alimentari infestati da può determinare una patologia cutanea nota con il nome di “falsa scabbia“ o “scabbia dei droghieri”. Respirare in presenza di substrati attaccati da questo acaro può determinare l’insorgenza di forme respiratorie di tipo asmatico.
Linepithema humile o Formica argentina
Habitat
Originaria del bacino del fiume Paranà, in Argentina, si è diffusa in tutto il mondo.
Comportamento
Le operaie possono coprire fino a 60 m di distanza per ricercare le fonti di cibo. Le colonie di formica argentina si trovano in zone umide e vicine a fonti di alimentazione, di solito all’esterno. Quando però il terreno è troppo bagnato o troppo asciutto, la formica invade i fabbricati percorrendo ad esempio rami di alberi e arbusti e cavi della corrente elettrica.
Biologia
La fecondazione delle formiche regine, avviene in volo, (volo nuziale delle formiche), dopo l’accoppiamento i maschi muoiono e le regine fecondate perdono le ali. Il volo nuziale delle formiche si verifica di solito intorno a Giugno – Settembre , ma il tutto varia notevolmente dipendendo dalla temperatura. Le formiche passano per 4 fasi di sviluppo: uovo, larva, bozzolo e adulti. Le piccole larve delle formiche sono bianche a forma di rene e una superficie liscia e appiccicosa che li aiuta a essere trasportate in gruppo invece di una per una. All’inizio della colonia, è la stessa formica regina che alimenta le larve, in seguito quando la colonia sarà più organizzata saranno le formiche operaie. Il numero di individui per colonia varia stagionalmente, da un centinaio a diverse centinaia di migliaia di operaie e più regine.
Alimentazione
Preferisce alimenti dolci come ad esempio miele, succhi di frutta, secrezioni zuccherine di piante, melata di afidi e cocciniglie, ma ha anche bisogno di proteine (carne, uova di altri insetti) e può quindi nutrirsi di carcasse animali.
Danni economici
E’ una specie particolarmente invasiva a causa della sua fertilità e della numerosità delle colonie. Inoltre la capacità di fondare “nidi satelliti” ne rende difficoltoso il controllo e la diffusione.
Monomorium pharaonis o Formica faraone
Habitat
Descritta per la prima volta in Egitto nel 1758, probabilmente originaria di altre regioni tropicali, ora è diffusa in tutta la zona del Mediterraneo.
Comportamento
Preferisce stabilirsi negli ambienti riscaldati, insediandosi prevalentemente all’interno degli edifici, come case ed ospedali. All’interno degli edifici sfruttano come vie di passaggio le canaline degli impianti elettrici o le tubazioni dell’acqua, rendendosi visibili con difficoltà. Le operaie si spingono ala ricerca di alimento anche a distanze considerevoli dal nido.
Biologia
La fecondazione delle formiche regine, avviene in volo, (volo nuziale delle formiche), dopo l’accoppiamento i maschi muoiono e le regine fecondate perdono le ali. Il volo nuziale delle formiche si verifica di solito intorno a Giugno – Settembre , ma il tutto varia notevolmente dipendendo dalla temperatura. Le formiche passano per 4 fasi di sviluppo: uovo, larva, bozzolo e adulti. Le piccole larve delle formiche sono bianche a forma di rene e una superficie liscia e appiccicosa che li aiuta a essere trasportate in gruppo invece di una per una. All’inizio della colonia, è la stessa formica regina che alimenta le larve, in seguito quando la colonia sarà più organizzata saranno le formiche operaie. Il numero di individui per colonia varia stagionalmente, da un centinaio a diverse centinaia di migliaia di operaie e più regine.
Alimentazione
Preferisce alimenti dolci come ad esempio miele, succhi di frutta, secrezioni zuccherine di piante, melata di afidi e cocciniglie, ma ha anche bisogno di proteine (carne, uova di altri insetti) e può quindi nutrirsi di carcasse animali.
Danni economici
Infesta con frequenza le industrie alimentari e gli ambienti ospedalieri, dove comunque le fonti di alimento non mancano. Nei casi di infestazione più grave arriva ad attaccare addirittura i pazienti che si trovano ricoverati e costretti a letto.
Lasius niger o Formica nera
Habitat
La comune formica nera dei nostri giardini, la Lasius niger , si trova facilmente in tutta l’Europa centrale, Asia Africa e Nord America.
Comportamento
I formicai solitamente si trovano all’esterno di edifici, spesso nei terreni tendenti al sabbioso e con poca vegetazione; in corrispondenza del nido si possono notare cumuli di terra. Si trovano spesso nei giardini in presenza di piante infestate dagli afidi.
Biologia
La fecondazione delle formiche regine, avviene in volo, (volo nuziale delle formiche), dopo l’accoppiamento i maschi muoiono e le regine fecondate perdono le ali. Il volo nuziale delle formiche si verifica di solito intorno a Giugno – Settembre , ma il tutto varia notevolmente dipendendo dalla temperatura. Le formiche passano per 4 fasi di sviluppo: uovo, larva, bozzolo e adulti. Le piccole larve delle formiche sono bianche a forma di rene e una superficie liscia e appiccicosa che li aiuta a essere trasportate in gruppo invece di una per una. All’inizio della colonia, è la stessa formica regina che alimenta le larve, in seguito quando la colonia sarà più organizzata saranno le formiche operaie. Il numero di individui per colonia varia stagionalmente, da un centinaio a diverse centinaia di migliaia di operaie e più regine.
Alimentazione
La formica nera negli ambienti esterni tende a nutrirsi di melata prodotta dagli afidi, che lei stessa alleva, di insetti vivi o morti, e in ambiente domestico di succhi di frutta, cioccolato e miele, oltre a fonti proteiche come carni e formaggi.
Danni economici
Normalmente si spinge negli interni alla ricerca di cibo, ma il formicaio rimane all’esterno. Essendo attratta da sostanze zuccherine, può risultare problematica per le industrie e per i laboratori di pasticceria. Il rischio legato alla sua presenza è soprattutto la contaminazione con esemplari di formiche operaie di prodotti finiti o di materie prime.
Endrosis sarcitella o Falena dalle spalle bianche
Habitat
Come la Falena marrone della casa, la Falena dalle spalle bianche o Endrosis sarcitrella è cosmopolita.
Comportamento
Spesso si trova in edifici esterni non riscaldati. Le larve, stadio in cui questo insetto produce i maggiori danni, si nutrono di una vasta gamma di alimenti.
Biologia
L’incubazione delle uova richiede tra i 10 e i 58 giorni.
Il periodo larvale può durare fino a 130 giorni, dipendendo dal clima, dalla disponibilità di cibo, e dall’umidità. Passato il periodo larvale, nel quale causano più danni, si impupano (ossia formano il loro bozzolo) attaccato ai detriti alimentari, ai tappeti, agli indumenti di lana.
Alimentazione
Attacca moltissimi substrati, in particolar modo semi secchi, rifiuti di vegetali secchi, funghi, sughero, tappeti e lana in generale, grano e frumento, mangimi misti per l’allevamento, farina e derivati.
Danni economici
Visti i numerosi substrati che può attaccare, questo insetto può causare diversi danni in altrettanti settori, sia industriali che domestico. (è particolarmente temuta nelle cantine, ove può svilupparsi sui tappi delle bottiglie di sughero).
Sitotroga cerealella o Tignola del grano
Habitat
Si trova principalmente nei pressi di granai, magazzini, silos, mulini e abitazioni.
Comportamento
Nelle condizioni di un magazzino non condizionato l’adulto sfarfalla da fine maggio ai primi di giugno. Si tratta di una specie che in tutto il mondo è ritenuta responsabile del 97-98% delle infestazioni di derrate alimentari provocate da lepidotteri.
Biologia
Dopo l’accoppiamento la femmina depone già a qualche ora o giorno dalla sgusciatura le uova sul substrato. Le larve mangiano mentre tessono continuamente soprattutto negli strati esterni del nutrimento. Al termine della nutrizione succede una fase di migrazione, che può durare da 3 a 10 giorni a seconda della temperatura; le larve vanno in cerca di luoghi per la metamorfosi, e cioè di fessure o altri posti protetti. Nel bozzolo, le larve possono entrare in una fase di diapausa che può durare alcuni mesi. Tale diapausa può essere provocata da temperature basse o una forte densità della popolazione.
Alimentazione
Frutta secca, noci, cioccolata, cereali e prodotti a base di cereali nonché numerosi altri prodotti vegetali.
Danni economici
I danni principali derivano da impossibilità di commercializzare gli alimenti attaccati, a causa della loro attività trofica e la contaminazione del substrato a seguito dell’attività di tessitura ed escrementi.
Tignola della farina
Habitat
Falena cosmopolita della famiglia delle Pyralidae.
Comportamento
E’ un lepidottero che si trova su cereali o farine colpite da muffa per la troppa umidità, quindi è un indicatore di cattivo stato di conservazione delle derrate. Gli adulti volano da maggio inoltrato ad agosto.
Biologia
Dopo l’accoppiamento la femmina depone già a qualche ora o giorno dalla sgusciatura le uova sul substrato. Le larve mangiano mentre tessono continuamente soprattutto negli strati esterni del nutrimento. Al termine della nutrizione succede una fase di migrazione, che può durare da 3 a 10 giorni a seconda della temperatura; le larve vanno in cerca di luoghi per la metamorfosi, e cioè di fessure o altri posti protetti. Nel bozzolo, le larve possono entrare in una fase di diapausa che può durare alcuni mesi. Tale diapausa può essere provocata da temperature basse o una forte densità della popolazione.
Alimentazione
Gli alimenti registrati come cibo larvale sono fieno e paglia, frutta secca, sughero e perfino caramelle.
Danni economici
I danni principali derivano da impossibilità di commercializzare gli alimenti attaccati, a causa della loro attività trofica e la contaminazione del substrato a seguito dell’attività di tessitura ed escrementi.
Stegobium paniceum o Anobio del pane
Habitat
In diversi locali in cui si trova il nutrimento gradito agli insetti, come ad esempio l’ambiente domestico, le farmacie e i magazzini di prodotti alimentari e piante essiccate. All’aperto, invece, nei nidi degli uccelli.
Comportamento
Gli adulti hanno vita breve; ad essere dannose sono soprattutto le larve, che si sviluppano sulle derrate alimentari.
Biologia
La durata dello sviluppo dell’anobio del pane è molto varia e, data una temperatura costante, dipende in modo decisivo dal tipo di alimentazione. Si possono presentare dai 3 ai 5 stadi larvali. La vita di questo coleottero può andare da 1 a 2 mesi.
Alimentazione
Le derrate maggiormente interessate sono farina, pane, pasta, cereali per la colazione, spezie, ma anche su prodotti come cuoio o carta (libri o manoscritti).
Danni economici
Le larve, nutrendosi, possono danneggiare gli alimenti che attaccano, sia dal punto di vista igienico (contaminazione con le proprie feci ed esuvie) che dal punto di vista organolettico (alterazione dei sapori).
Lasioderma serricorne o Anobio del tabacco
Habitat
l’Anobio del tabacco (Lasioderma serricorne) è un coleottero anobio di origine tropicale, ormai divenuto cosmopolita a seguito dell’aumento degli scambi commerciali.
Comportamento
Predilige temperature elevate e muore sotto i 18 gradi. Le larve sono in grado di perforare anche gli involucri degli alimenti.
Biologia
L’accoppiamento del Tarlo del tabacco avviene praticamente subito, appena due giorni dopo la nascita come adulto e già 48 ore dopo, la femmina depone le uova (da 45 a 120). La femmina depone le uova direttamente sul substrato di alimento idoneo al nutrimento delle larve. Le larve dell’Anobio molto simili a quelle dei tarli del legno, scavano numerose gallerie nel cibo di sezione perfettamente circolare.
L’impupamento di questo insetto infestante ha luogo dentro di un fragile bozzolo costituito da escrementi che sono cementati con la saliva. Questa camera di impupamento è incorporata nel materiale utilizzato come cibo.
Alimentazione
Questo insetto non attacca soltanto il tabacco, ma anche farine, frutta secca, spezie e sementi.
Danni economici
Le larve, nutrendosi, possono danneggiare gli alimenti che attaccano, sia dal punto di vista igienico (contaminazione con le proprie feci ed esuvie) che dal punto di vista organolettico (alterazione dei sapori).
Anthrenus spp.
Habitat
I dermestidi sono distribuiti in tutto il mondo eccetto le regioni polari. Frequentano spesso e volentieri le zone abitate dagli uomini e sono talora presenti anche all’interno delle case
Comportamento
Gli adulti vivono per lo più all’esterno, ad esempio nei prati, ed entrano negli edifici per deporre le uova su substrati di origine animale, di cui le larve si nutrono.
Biologia
Lo sviluppo di questi insetti dura circa 1 anno: l’insetto passa l’autunno e l’inverno come larva (che si sviluppa all’interno delle carcasse di mammiferi o di insetti morti di grandi dimensioni) per poi raggiungere la fase adulta con l’arrivo della primavera. I dermestidi adulti sono molto diffusi, ma è difficile osservarli vista la loro grande abilità nel mimetismo. La cromatura delle elitre, infatti, permette loro di essere poco visibili sulle piante.
Alimentazione
Le larva si nutrono di substrati di origine animale come pelli, pellicce, lana, tappeti e alimenti come salumi, lardo e formaggi. Possono attaccare anche preparati entomologici e animali imbalsamati.
Danni economici
Le larve possono provocare danni materiali ed economici, oltre che igienici, ai substrati che attaccano. Inoltre, le setole e i peli delle larve possono provocare reazioni di tipo allergico nei soggetti sensibili.
Anthrenus spp e Attagenus spp
Habitat
I dermestidi sono distribuiti in tutto il mondo eccetto le regioni polari. Frequentano spesso e volentieri le zone abitate dagli uomini e sono talora presenti anche all’interno delle case
Comportamento
Gli adulti vivono per lo più all’esterno, ad esempio nei prati, ed entrano negli edifici per deporre le uova su substrati di origine animale, di cui le larve si nutrono.
Biologia
Lo sviluppo di questi insetti dura circa 1 anno: l’insetto passa l’autunno e l’inverno come larva (che si sviluppa all’interno delle carcasse di mammiferi o di insetti morti di grandi dimensioni) per poi raggiungere la fase adulta con l’arrivo della primavera. I dermestidi adulti sono molto diffusi, ma è difficile osservarli vista la loro grande abilità nel mimetismo. La cromatura delle elitre, infatti, permette loro di essere poco visibili sulle piante.
Alimentazione
Le larva si nutrono di substrati di origine animale come pelli, pellicce, lana, tappeti e alimenti come salumi, lardo e formaggi. Possono attaccare anche preparati entomologici e animali imbalsamati.
Danni economici
Le larve possono provocare danni materiali ed economici, oltre che igienici, ai substrati che attaccano. Inoltre, le setole e i peli delle larve possono provocare reazioni di tipo allergico nei soggetti sensibili.
Ptinus spp.
Habitat
Si trova con maggiore probabilità in magazzini sporchi o con cattiva rotazione delle merci, alla base dei silos di farina, luoghi di lavorazione del latte in polvere, industria del cioccolato.
Comportamento
E’ un insetto gregario e può essere ritrovato in gruppi all’interno di crepe e fessure. E’ un insetto con abitudini notturne, può svernare in tutti gli stadi.
Biologia
La femmina depone da 100 a 200 uova singolarmente o in piccoli gruppi. Schiudono a 25 °C in 7-10 giorni. Il ciclo vitale avviene in 4 – 6 mesi. Vi sono da 2 a 3 generazioni per anno.
Alimentazione
Depone le uova in legumi, semi, grano, farina, cacao, spezie, noci, latte in polvere, resti di insetti morti.
Danni economici
Le larve possono provocare danni materiali ed economici, oltre che igienici, ai substrati che attaccano. Inoltre, le setole e i peli delle larve possono provocare reazioni di tipo allergico nei soggetti sensibili.
Gnatocerus spp
Habitat
Si concentra principalmente nei molini, panifici, in genere luoghi di conservazione della farina.
Comportamento
L’adulto, che può vivere anche due anni, ha abitudini alimentari fitofaghe (si nutre di derrate) e carnivore (preda larve e pupe di insetti generalmente granivori e si ciba dei resti di quelli morti). Compie 1-2 generazioni all’anno.
Biologia
Le femmine depongono da 350 a 400 uova sul substrato alimentare nella quantità di 2 – 10 uova per giorno. La schiusa delle uova avviene in un periodo di 6 – 14 giorni. Lo sviluppo completo delle larve avviene in 3 – 9 settimane, le larve completamente sviluppate misurano 5 mm. Le larve si impupano e l’adulto compare dopo 9 – 17 giorni. Gli adulti vivono da 15 a 20 mesi.
Alimentazione
Si nutre di farine, derivati da cereali, grano, avena, crusca di riso, noci, frutta secca, specie e cioccolata.
Danni economici
L’infestazione provoca odore sgradevole della merce e la rende inutilizzabile.
Tenebroides mauritanicus o Struggigrano
Habitat
Diffuso in tutta Italia; resiste bene alle basse temperature. Abita e frequenta i magazzini dove vengono conservati i cereali.
Comportamento
L’adulto, che può vivere anche due anni, ha abitudini alimentari fitofaghe (si nutre di derrate) e carnivore (preda larve e pupe di insetti generalmente granivori e si ciba dei resti di quelli morti). Compie 1-2 generazioni all’anno.
Biologia
Le femmine depongono le uova anche per periodi di un anno ed in momenti diversi. Le uova vengono deposte in gruppetti di alcune decine di elementi tra i detriti dei cereali. Le larve che ne escono si nutrono dei semi; esse dapprima vi penetrano quindi, consumato l’interno, escono per nutrirsi della parte esterna. A maturità si impupano tra i detriti. La larva è lunga circa 12-15 mm; presenta un colore bianco-giallognolo con il capo, il protorace e l’ultimo segmento addominale scuri.
Alimentazione
Si nutre dei cereali e derivati, oltre che di frutta secca, noci e altri prodotti vegetali.
Danni economici
Attacca i cereali e loro derivati (caratteristica la completa asportazione dell’embrione nelle cariossidi); inoltre più danneggiare arachidi, noci, prodotti vegetali oleaginosi e loro panelli, frutta secca.
Tribolium spp o Tribolio delle farine
Habitat
Si trova sempre in luoghi associati con alimenti conservati, quindi infesta magazzini di stoccaggio, mangimifici animali, e ancora più spesso troviamo il Tribolio rosso come infestante dei mulini.
Comportamento
ll Tribolio è un insetto che si sposta con facilità. Questa specie di coleottero infestante delle derrate, colonizza preferibilmente derrate polverulente e ricche di amidi, ma l’elevata polifagia gli permette di cibarsi delle più svariate sostanze vegetali
Biologia
Le due specie note di Tribolio, Castaneum e confusum presentano essenzialmente caratteristiche biologiche ed etologiche simili. Si differenziano per la diversa colorazione dell’esoscheletro, l’attaccatura e la lunghezza delle antenne. In generale sono insetti ad elevato potere infestante, tenuto conto che le femmine sono in grado di deporre dalle 200 alle 500 uova isolatamente (2-10 al giorno) per un periodo di tempo compreso tra i 150 ed i 200 giorni. Sono inoltre insetti molto longevi, la vita dell’adulto può durare anche due anni. L’optimun di sviluppo è alle condizioni di temperatura e umidità rispettivamente comprese tra i 25 ed i 30° ed il 70-90% di U.R.
Alimentazione
Il Tribolio delle farine, è polifago ma predilige; farine, semole e crusche. Si nutre però delle più svariate sostanze di origine vegetale come: arachidi, ricino, sesamo, lino, leguminose, frutta secca, cacao, e cioccolato, e ai tropici anche di manioca.
Danni economici
Le farine infestate da Tribolio sp. assumono in breve tempo un colore rosa scuro, un odore sgradevole, rilasciato dalle secrezioni ormonali dello stesso insetto. È sufficiente il protrarsi di un infestazione da parte del Tribolio sp. per 2-3 mesi, per alterare irreparabilmente le farine e renderle inadatte alla panificazione. Risulta essere la specie di coleottero infestante tra le più diffuse nell’industria alimentare, ed i suoi frammenti sono spesso oggetto di ritiri di merci a cause dell’elevata presenza mostrata negli esami dal Filth test.
Ephestia kuehniella o Tignola grigia delle derrate
Habitat
Gli adulti si ritrovano prevalentemente nei mulini e nei depositi di farine e cereali
Comportamento
Gli adulti svolgono le loro attività soprattutto nelle ore notturne. La Tignola grigia predilige ambienti pulvirulenti, con poco ricircolo di aria e bassa intensità della luce. Spesso si trova anche nei sacchi dove si raccoglie la polvere, nei silos o nei contenitori di farina.
Biologia
Ogni femmina depone dalle 200 alle 400 uova, isolate e aderenti al substrato alimentare delle future larve. Lo sviluppo embrionale si completa in circa 30 giorni, al limite termico biologico di 10-13 °C, mentre è molto più rapido con temperature che vanno dai 23 ai 28 °C.
Alimentazione
Le larve si nutrono soprattutto di farine, cereali, pasta, biscotti, nocciole, orzo, cioccolata, segale, fave, granoturco e canapa.
Danni economici
Oltre all’alterazione delle derrate alimentari stoccate con l’attività trofica, avviene un inquinamento dell’alimento con feci, esuvie e individui morti, rendendole quindi inutilizzabili a scopo alimentare. Altro pericolo di questa infestazione è dovuto all’intasamento dei macchinari o dei tubi degli stessi, a causa dei bozzoli serici (crisalidi) che possono formare delle masse compatte, e servire da copertura per altri insetti infestanti delle derrate alimentari immagazzinate. E’ da considerarsi come l’infestante più comune nei raparti prodottivi di molini e pastifici.
Pyralis farinalis o Piralide della farina
Habitat
Gli adulti si trovano nei magazzini delle industrie alimentari e la sua presenza è indice di cattive condizioni igieniche dell’ambiente.
Comportamento
E’ una specie che predilige ambienti umidi, con presenza di detriti vegetali in stato di decomposizione o ammuffimento.
Biologia
Compie 1-2 generazioni all’anno. L’adulto vive 7-20 giorni deponendo dalle 200 alle 400 uova sulla derrata che servirà da nutrimento alla larva. Raggiunta la maturità, la larva chiude l’apertura anteriore dell’astuccio con fili sericei per incrisalidare. Il ciclo di sviluppo dura da 45 a 60 giorni.
Alimentazione
Vive preferibilmente su sfarinati, ma non disdegna semi di cereali, funghi coltivati, crusca e fieno.
Danni economici
Vive e si alimenta su derrate già compromesse e sulle quali crescono muffe delle quali essa stessa si nutre ed alimenta. La sua presenza compromette non solo la derrate intaccata ma anche l’ambiente nel quale potenzialmente si conservano farine ed altri substrati. Oltre all’alterazione delle derrate alimentari stoccate con l’attività trofica, avviene un inquinamento dell’alimento con feci ed esuvie che rendono la derrata inutilizzabile per scopi alimentari.
Acarus siro o Acaro della farina
Habitat
Si trova in tutte le derrate alimentari ma in particolare negli sfarinati e nei derivati cerealicoli, oltre che nei formaggi e nei salumi in stagionatura.
Comportamento
Si sviluppa principalmente nelle derrate alimentari mal conservate e già colonizzate da muffe. Lo sviluppo massivo causa la formazione sulla derrata di una patina polverosa e, nel caso di una permanenza prolungata, la penetrazione degli acari all’ interno, ad esempio, di salumi e prosciutti.
Biologia
Ogni femmina nella sua vita può deporre fino a 800 uova, ed è quindi una specie altamente prolifera. I presupposti ottimali per lo sviluppo si hanno con temperature di 20-25°C e 80-90% di umidità relativa. In queste condizioni un ciclo completo viene portato a termine in circa 9-11 giorni, durante il quale si succedono lo stadio di uovo, larva, protoninfa, tritoninfa ed adulto.
Alimentazione
Si nutre di muffe cresciute su alimenti in pessime condizioni di conservazione.
Danni economici
I prodotti di magazzinaggio infestati da Acarus siro acquisiscono un cattivo sapore ed il loro consumo può portare a disordini gastrici. Maneggiare dei prodotti alimentari, come farina o crusca, infestati da può determinare una patologia cutanea nota con il nome di “falsa scabbia“ o “scabbia dei droghieri”. Respirare in presenza di substrati attaccati da questo acaro può determinare l’insorgenza di forme respiratorie di tipo asmatico, nonché tosse e lacrimazione.
Trogoderma granarium o Trogoderma
Habitat
Originario dell’India ormai è largamente diffuso in tutta Europa e nelle zone con clima temperato o caldo.
Comportamento
Si aggira nei dintorni di magazzini, silos, molini, birrerie e stabilimenti di produzione del malto. In condizioni ambientali sfavorevoli le larve possono entrare in diapausa. L’adulto non si nutre ed ha una vita breve
Biologia
La femmina depone circa 70 uova direttamente nel substrato scelto per la crescita delle larve. La larva di questo infestante ha un colore rossastro, è molto pelosa e con ciuffo di peli più lungo all’estremità dell’addome. Il corpo è lungo 5- 6 mm.
Con temperatura intorno ai 30°C, lo sviluppo completo si ha in circa 1 mese.
Alimentazione
Attacca principalmente cereali e derivati, anche se non disdegna latte in polvere e farina di pesce.
Danni economici
I danni vengono fatti soprattutto dalla larva, che per svilupparsi si nutre del substrato rendendo la derrata inutilizzabile per la nutrizione umana.
Rhyzoperta dominica o Cappuccino dei cereali
Habitat
Nelle regioni ove gli inverno sono freddi non costituisce un infestante pericoloso. E’ molto agevolato dal caldo.
Comportamento
Anche l’adulto si alimenta, ma al di sotto dei 23°C lo sviluppo è compromesso. Sui cereali infestati si osserva una grande quantità di polvere e il frumento pesantemente infestato assume un odore dolciastro.
Biologia
Le femmine depongono 300-500 uova in circa un mese. Le uova schiudono in 7 – 10 giorni. Le larve scavano nella cariosside e solitamente in una cariosside si ritrova una sola larva. Da uovo ad adulto il ciclo si completa mediamente in 45.
Alimentazione
Attacca principalmente cariossidi di cereali ed altre sementi, patate secche, tapioca.
Danni economici
I danni vengono fatti soprattutto dalla larva, che per svilupparsi si nutre del substrato rendendo la derrata inutilizzabile per la nutrizione umana.
Prostephanus truncatus o Prostefano
Habitat
Questo insetto è originario delle zone tropicali dell’America Centrale, ma si è adattato bene al nostro clima, soprattutto al nostro periodo estivo.
Comportamento
La larva scava gallerie tubolari, formando una tipica galleria principale con cunicoli più piccoli che si diramano.
Biologia
La femmina depone in media 10 uova su una cariosside e le larve scavano gallerie all’interno. I cicli vitali possono essere piuttosto brevi, 25 giorni a 34°C e 75% di umidità, con diverse generazioni all’anno.
Alimentazione
L’adulto è un parassita delle derrate di mais, ma infesta anche altri tipi di cereali.
Danni economici
I danni vengono fatti soprattutto dalla larva, che per svilupparsi si nutre del substrato rendendo la derrata inutilizzabile per la nutrizione umana.
Criptolestes spp o Criptoleste
Habitat
La maggior parte delle specie sono diffuse su tutto il globo e talune sono comuni in Italia.
Comportamento
L’adulto vive in media 6-9 mesi, in alcune specie anche 1,5-2 anni. I coleotteri di questo gruppo non possono completare il ciclo di sviluppo, qualunque sia la temperatura, se l’umidità relativa è inferiore al 40-50%.
Biologia
Le uova vengono deposte in mezzo ai chicchi dei cereali e delle altre derrate. Le larve sono di colore bianco paglierino molto allungate, appiattite con alta estremità dell’addome una pendice biforcuta più scura.
Alimentazione
Le larve si nutrono dell’embrione delle cariossidi; Oltre ai cereali e derivati attaccano frutta secca, prodotti vegetali e oleaginosi, spezie.
Danni economici
Quelli diretti solo raramente possono essere gravi.
Oryzaephilus spp o Silvano
Habitat
È un parassita comune che si trova non solo nei silos, ma anche nei mulini, pastifici, negli impianti di lavorazione, nei magazzini; si trova frequentemente anche nelle dispense e nelle cucine domestiche.
Comportamento
Possono raggiungere le derrate da infestare anche perforando le confezioni. L’adulto ha una vita media di 6-10 mesi. Nonostante sia dotato di ali, questo insetto non vola.
Biologia
Ogni femmina depone fino a 400 uova da cui nascono le larve. Il ciclo vitale può completarsi in circa un mese, e le larve si nutrono di cariossidi rotte o possono perforare anche quelle ancora intere.
Alimentazione
Questa specie attacca cereali e derivati, spezie, semi, biscotti, frutta secca, grano, ecc.
Danni economici
Arrecano gravi danni alterando il colore ed il sapore del grano, e in generale, di tutti i substrati infestati.
Sitophilus spp o Punteruolo
Habitat
È un parassita comune che si trova non solo nei silos, ma anche nei mulini, pastifici, negli impianti di lavorazione, nei magazzini; si trova frequentemente anche nelle dispense e nelle cucine domestiche.
Comportamento
Gli stadi di uovo, larva e pupa avvengono all’interno delle cariossidi. I fori di uscita del punteruolo del grano sono piuttosto larghi e tendono a essere frastagliati. La maggior parte della loro vita è trascorsa all’interno della cariosside del cereale.
Sia le larve che gli adulti si nutrono della cariosside.
Biologia
Le femmine praticano un piccolo foro nel chicco, vi depositano un uovo, quindi chiudono il foro con una secrezione gelatinosa. Il ciclo vitale varia in funzione di temperatura e umidità da 30-40 giorni fino a 220.
Alimentazione
Si nutre delle cariossidi di cereali integre (frumento, riso, mais, orzo, avena); e di pasta alimentare. Può aggredire anche semi di leguminose.
Danni economici
Arrecano molti danni distruggendo rapidamente l’intera derrata e quindi rendendola inservibile.
Tarlo dell’avena
Habitat
Non è un infestante comune ma può occasionalmente creare problemi in mulini e industrie di lavorazione dei cereali.
Comportamento
La presenza del coleottero è un buon indicatore delle condizioni di magazzinaggio.
Biologia
La femmina depone da 80 a 200 uova. Lo sviluppo da uovo ad adulto può essere rapido con un tempo variabile da 18 a 25 giorni nelle condizioni ideali di temperatura e umidità.
Alimentazione
Si alimenta su grano e cereali ammuffiti, insetti morti e rifiuti organici. E’ stato ritrovato anche su fagioli, datteri, fichi, biscotti, caffè e tabacco. Preferisce sostanze umide.
Danni economici
Dato che infesta solitamente substrati già avariati, la sua presenza determina perdita di tipo qualitativo, soprattutto per la possibilità di diffondere le muffe di cui si imbratta nutrendosi, anche in parti del substrato alimentare ove queste non si sono ancora moltiplicate.
Tenebrio molitor o Tarma della farina
Habitat
Si trovano principalmente sui basamenti dei mulini, impianti di essicazione dei cereali, magazzini.
Comportamento
La presenza di questa specie è generalmente un indicatore di scarsa igiene. La proliferazione può essere prevenuta efficacemente immagazzinando le provviste in spazi puliti e chiusi ermeticamente.
Biologia
Le femmine possono deporre da 80 a 550 uova (40 per giorno). Le larve completamente sviluppate misurano 28 mm. Vita media dell’adulto da 2 a 3 mesi. Le larve possono vivere da 6 a 9 mesi senza cibo.
Alimentazione
Si nutrono della maggior parte delle derrate immagazzinate, specialmente prodotti a base di cereali e di farina.
Danni economici
Oltre che nutrirsene, le derrate vengono contaminate dai suoi escrementi assumendo un sapore sgradevole. È una delle specie più grandi ad attaccare le derrate alimentari, ma il controllo e la disinfestazione sono relativamente semplici e la sua numerosità è contenuta.
Ephestia elutella o Tignola del cacao
Habitat
E’ una specie di ambienti caldi, il cui limite termico inferiore di sviluppo è di circa 14 °C e quello massimo è intorno a 35 °C. Sono frequenti nelle industrie dolciarie.
Comportamento
Quando hanno ultimato lo sviluppo, le larve abbandonano le derrate alla ricerca del luogo ove tessere il bozzolo.
Nei nostri ambienti sviluppa una media di 2-3 generazioni, in funzione delle derrate su cui si sviluppa.
Biologia
Intervallo di sviluppo ottimale varia tra i 25 e i 30 °C. A questa temperatura può compiere una generazione in circa un mese. La femmina depone circa 200 uova.
Alimentazione
Si nutre di cacao, noci, nocciole, mandorle tostate.
Danni economici
Può infestare materie prime e prodotti finiti sui quali può causare danni rilevanti.
Plodia interpunctella o Tignola fasciata del grano
Habitat
Ha una distribuzione quasi globale, tra cui essenzialmente tutta l’Europa, Questa distribuzione cosmopolita è dovuta alla sue abitudini sinantropiche, che le permette di essere facilmente trasportata con le spedizioni internazionali di grano.
Comportamento
Sverna allo stadio di larva all’interno della cariosside. Gli adulti vivono dai 5 ai 13 giorni. Le larva svuotano le cariossidi, senza evidenti segni esterni (una larva per chicco) rendendo così difficile l’individuazione dell’infestazione.
Biologia
Le femmine depongono da 100 a 350 uova in gruppi di 20-30 sia sui semi conservati che sulle spighe in maturazione.
Le larve, della lunghezza di 5-6 mm, si presentano in una colorazione bianco rosata con la testa marrone.
Alimentazione
Si nutre principalmente di grano, orzo e mais; può anche attaccare semi di leguminose e castagne secche.
Danni economici
Deteriorano le derrate, oltre che per nutrirsene, anche con gli escrementi e le esuvie favorendo l’infestazione di un acaro, che si nutre delle stesse e che può scatenare allergie cutanee.
Tinea pellionella o Tignola delle pellicce
Habitat
In origine le specie afferenti alla famiglie delle TINEIDAE erano legate alle tane dei mammiferi e ai nidi degli uccelli, solo successivamente si sono adattate alla vita all’interno delle abitazioni dove sono presenti materiali per loro appetibili.
Comportamento
Per uno sviluppo ottimale sono richieste una temperatura di 25-28°C assiciata ad un’umidità relativa pari al 75%. Questi animali non bevono direttamente l’acqua, quindi l’acqua necessaria alla loro sopravvivenza deve essere contenuta nel cibo che ingeriscono; ecco perché prediligono tessuti non lavati e utilizzati più volte in cui sono presenti liquidi biologici derivanti dal metabolismo umano (sudore, capelli, ecc.)
Biologia
Le femmine depongono al massimo 50-60 uova sui substrati in cui si svilupperanno le larve. Le larve si ricoprono di un astuccio sericeo mobile e si nutrono del substrato fino a raggiungere la maturità. Lo sviluppo completo può richiedere da 4 mesi fino a qualche anno.
Alimentazione
Si nutrono di tutti i materiali biologici in cui è presente la cheratina, quindi peli, piume e pelli. Ad alimentarsi sono principalmente le larve.
Danni economici
Con l’attività trofica delle loro larve distruggono tessuti, tappeti, pelli, piumini. I danni consistono in erosioni o fori più o meno irregolari. Nelle pellicce l’attacco delle larve comporta il completo distacco del pelo lasciando quindi alcune aree del capo d’abbigliamento scoperte dal pelo. Sono maggiormente a rischio i magazzini di pellami dove l’infestazione può raggiungere grandi proporzioni e i danni economici sono sicuramente ingenti. Fortunatamente lo sviluppo e il sempre più ampio utilizzo di tessuti di origine sintetica e semisintetica sta sempre più arginando le infestazioni a livello domestico.
Tineaola bisselliellaTignola dei crini
Habitat
In origine le specie afferenti alla famiglie delle TINEIDAE erano legate alle tane dei mammiferi e ai nidi degli uccelli, solo successivamente si sono adattate alla vita all’interno delle abitazioni dove sono presenti materiali per loro appetibili.
Comportamento
Per uno sviluppo ottimale sono richieste una temperatura di 25-28°C assiciata ad un’umidità relativa pari al 75%. Questi animali non bevono direttamente l’acqua, quindi l’acqua necessaria alla loro sopravvivenza deve essere contenuta nel cibo che ingeriscono; ecco perché prediligono tessuti non lavati e utilizzati più volte in cui sono presenti liquidi biologici derivanti dal metabolismo umano (sudore, capelli, ecc.)
Biologia
Le larve si sviluppano sui vestiti e sui tessuti di lana, pellicce, piumini e piumaggi. le femmine depongono da 100 a 200 uova. Il ciclo di sviluppo richiede 40-60 giorni in condizioni ottimali di temperatura e umidità.
Alimentazione
Si nutrono di tutti i materiali biologici in cui è presente la cheratina, quindi peli, piume e pelli. Ad alimentarsi sono principalmente le larve.
Danni economici
Con l’attività trofica delle loro larve distruggono tessuti, tappeti, pelli, piumini. I danni consistono in erosioni o fori più o meno irregolari. Nelle pellicce l’attacco delle larve comporta il completo distacco del pelo lasciando quindi alcune aree del capo d’abbigliamento scoperte dal pelo. Sono maggiormente a rischio i magazzini di pellami dove l’infestazione può raggiungere grandi proporzioni e i danni economici sono sicuramente ingenti. Fortunatamente lo sviluppo e il sempre più ampio utilizzo di tessuti di origine sintetica e semisintetica sta sempre più arginando le infestazioni a livello domestico.
Sarcophaga spp. o Moscone grigio della carne
Habitat
Le specie di queste famiglie vivono negli ambienti esterni ma si adattano perfettamente alle abitazioni tanto da vivere all’interno di esse senza problemi. Si trovano anche nei macelli e negli allevamenti intensivi di animali, soprattutto se le condizioni igieniche sono di basso livello.
Comportamento
Sono attratte all’interno delle abitazioni da carne o pesce guasto, oltre che dagli escrementi umani. Le larve di Sarcophaga sono usate come esche per i pesci e note con il termine di “bigattini”.
Biologia
Tutte le specie di queste famiglie sono larvipare, ovvero partoriscono larve di prima età completamente formate e attive. Ogni femmina depone circa 50 larve che si sviluppano rapidamente nel substrato, in condizioni ottimali in soli 5 giorni circa.
Alimentazione
Tutte le specie allo stato larvale sono necrofaghe e si nutrono e si sviluppano su substrati organici animali in decomposizione e non, come cadaveri, ferite aperte, carne in putrefazione, feci di carnivori, ecc.
Danni economici
Questi ditteri, avendo come target la carne per la deposizione delle loro larve, mandano in in marcescenza le carni e i derivati mal conservati e lasciati all’aria, generando quindi un grave danno economico.
Calliphora spp. o Moscone blu della carne
Habitat
Le specie di queste famiglie vivono negli ambienti esterni ma si adattano perfettamente alle abitazioni tanto da vivere all’interno di esse senza problemi. Si trovano anche nei macelli e negli allevamenti intensivi di animali, soprattutto se le condizioni igieniche sono di basso livello.
Comportamento
Sono attratte all’interno delle abitazioni da carne o pesce guasto, oltre che dagli escrementi umani. Le larve di Sarcophaga sono usate come esche per i pesci e note con il termine di “bigattini”.
Biologia
Tutte le specie di queste famiglie sono larvipare, ovvero partoriscono larve di prima età completamente formate e attive. Ogni femmina depone circa 50 larve che si sviluppano rapidamente nel substrato, in condizioni ottimali in soli 5 giorni circa.
Alimentazione
Tutte le specie allo stato larvale sono necrofaghe e si nutrono e si sviluppano su substrati organici animali in decomposizione e non, come cadaveri, ferite aperte, carne in putrefazione, feci di carnivori, ecc.
Danni economici
Questi ditteri, avendo come target la carne per la deposizione delle loro larve, mandano in in marcescenza le carni e i derivati mal conservati e lasciati all’aria, generando quindi un grave danno economico.
Dermestes lardarius o Dermeste del lardo
Habitat
La presenza di questi insetti spesso indica l’assenza di misure di igiene e la cattiva conservazione della merce. Nelle cucine, nelle macellerie e nei magazzini gli scarti di carne e rifiuti conservati fuori dai contenitori o dalle celle frigo possono facilmente infestarsi.
Comportamento
Una caratteristica è la presenza di setole urticanti sulla parte terminale del corpo delle larve, queste setole possono provocare varie reazioni su chi lavora negli ambienti infestati (dermatiti, asma).
Biologia
La ripresa dell’attività è primaverile e consiste nella ricerca di derrate che serviranno da alimento per le future larve, accoppiamento e deposizione delle uova sulle derrate stesse (tipicamente alimenti secchi: insaccati, formaggi stagionati, biscotti). La velocità di sviluppo di un ciclo è funzione delle condizioni ambientali (ad es. della temperatura). Il compiersi del ciclo da uovo ad adulto può richiedere da 2 a 6 mesi al diminuire della temperatura.
Alimentazione
I coleotteri della famiglia dei Dermestidi sono in grado di nutrirsi su derrate e su prodotti di origine animale tra cui lana e pelli.
Danni economici
Attaccano gli alimenti come prosciutti e carni secche con danni ingenti che obbligano al declassamento del prodotto se non, nei casi più gravi, allo smaltimento come scarto. Dopo la pulizia è necessario procedere all’applicazione di insetticidi. Le larve sono più tolleranti agli insetticidi rispetto agli adulti.